Ex Convento e Porta di Santa Caterina
Sito n. 4 del Museo Diffuso
XIV secolo
L’Ex convento di Santa Caterina Martire e Vergine sorse nel XIV secolo come ospedale annesso alla chiesa omonima. Oggi rimangono solo le linee architettoniche esterne e qualche testimonianza all’interno, benché l’edificio sia ora adibito ad abitazioni private. La struttura è visibile entrando in paese, all'incrocio tra via Roma, via Diaz e via Cadorna, a poche decine di metri dalla Piazza Parrocchiale.
L’antico ospedale del XV secolo ospitava infermi, indigenti e donne povere. Alla scomparsa dell’ultima Ministra, Giovanna da Cassiano, la comunità angerese decise di convertire l’edificio in un convento: accadde nel 1487, fu intitolato a Santa Caterina e affidato all’ordine dei Servi di Maria. Successivamente venne ricostruita anche la chiesa (1578) oggi non più esistente: il convento ebbe una vita abbastanza controversa: fu soppresso nel 1654, riaperto nel 1688, e chiuso definitivamente nel 1770.
Le opere conservate nel convento vennero vendute oppure collocate in altra sede: la statua della Madonna dei Sette Dolori fu trasferita nell’attuale chiesa parrocchiale. La pala di Santa Caterina anonima, ma di ottima fattura si trova oggi nel santuario della Madonna della Riva.
Nei pressi del convento sorgeva la porta di Santa Caterina, che consentiva l’accesso alla città: il monumento venne abbattuto, tra mille controversie, nel 1913 per consentire il passaggio della tramvia. In epoche recenti, alcuni scavi archeologici hanno riportato alla luce, nei pressi dell’attuale porta, strutture, materiali e testimonianze medioevali e di epoca romana.