Pettirosso

Uccellino conosciutissimo di piccole dimensioni (circa 14 cm; apertura alare 20÷22 cm; peso 16÷22 g) diffuso in tutta Europa, in Italia lo si vede e lo si sente spesso in inverno nei giardini, nei parchi ed in campagna, mentre rovista tra le foglie secche e i muschi in cerca di piccoli insetti, ragni, vermi, bacche e semi.

La voce è costituita da un acuto, corto e discontinuo tik, una serie di rapidi tik-ik-ik-ik-ik, un alto e soffice siip. Il canto è invece un vario e pieno cinguettio in lunghe serie musicali.

Non ha molto timore dell’uomo e accetta volentieri piccole mollichelle di pane, in campagna molte volte segue il contadino, che vangando il terreno porta allo scoperto piccoli insetti. Stesso comportamento a seguito dei cinghiali.

La femmina ha il colore rosso del petto più pallido, i maschi sono territoriali e attaccano altri maschi se questi invadono il loro spazio vitale.

Il nido viene costruito, solo dalla femmina, a terra ben nascosto tra un ciuffo d’erba o sotto un ceppo d’albero, vengono deposte 4÷6 uova finemente punteggiate di rossastro; le 2 covate annuali, tra aprile ed agosto, durano 12÷15 giorni e sono sempre a carico della femmina. I piccoli, che dopo 10 giorni pesano già come gli adulti, sono nutriti da entrambi i genitori; s’involano dopo 13÷15 giorni.

Ogni anno su dieci pettirossi presenti in un bosco ne muoiono sei: il suo cuore batte 980 volte al minuto e non può mantenere a lungo l’attività frenetica che dimostra. L’età degli esemplari più vegliardi può essere paragonata a quella di un uomo di 150 anni.

All’Oasi della Bruschera è comunissimo.

Nome scientifico: Erithacus rubecula
Nome inglese: Robin
Ordine: Passeriformes
Famiglia: Turdidae