La collina di San Quirico

A nord dell’abitato, al confine con il comune di Ranco, si alza la cima di San Quirico che con i suoi 410 metri rappresenta il punto più alto di Angera.

E’ costituito da una magnifica area verde quasi completamente a bosco raggiungibile risalendo dalla vecchia Via per Ranco oppure dal sentiero di Uponne (frazione di Ranco), e meta di numerose escursioni. L’origine geologica è rappresentata da antichissimi e caratteristici porfidi color mattone, verdastro e cioccolato su cui si sono depositati materiali morenici all’epoca delle grandi glaciazioni.

Dal punto di vista vegetazionale siamo di fronte a un bosco misto in cui è presente il castagno, il pino silvestre e, in minor quantità, la quercia e la betulla pendula. Nella parte più alta del colle, ai piedi del castagno, il sottobosco è ricco di mirtilli. La primavera offre poi una fitta fioritura di primule, viole, viole canine e ricchi cespugli di ginestre. Il San Quirico è zona frequentata dagli amatori di funghi i quali ne possono raccogliere parecchie specie in primavera e in autunno. Nelle zone a castagno si trovano il porcino, a ruzzola, la mazza di tamburo, il gallinaccio e, in basso sotto la robinia, cespi di chiodini. Un tempo le colture della vite coprivano i fianchi del colle fin quasi al vertice e la copertura boschiva era assai più limitata. Ancora oggi nei boschi sono presenti numerosi terrazzamenti; è questo un segnale dell’antica vocazione vinicola dell’area.

Sulla sommità si trova la chiesetta dedicata al Santo Martire Quirico, arricchita da decori di epoca moderna. L’antica struttura è nel cuore degli abitanti di Angera e di Ranco e meta di processioni il Lunedì dell’Angelo e il 25 Aprile.

Se volete fare una camminata di un paio d’ore nel verde e godervi un panorama mozzafiato del Basso Verbano da diverse prospettive, San Quirico è certamente la meta perfetta. Il tragitto è segnato quasi tutto nel bosco e necessita di una quarantina di minuti senza mai avere grossi dislivelli.